Domenica 14 settembre, RAF Musuem – Duxford (Cambridge-UK).
Che ci faccio qui? sono venuto a vedere l’evento che nella vita di un appassionato di aereonautica “vintage” è l’evento della vita: Il volo di due, dico 2, Avro Lancaster assieme.
Un non appassionato potrebbe dire beh, allora? dove sta l’unicità dell’evento?
Andiamo con ordine. Stiamo parlando di bombardieri usati nella seconda Guerra Mondiale, cioè più di 70 anni fa, dalla Royal Air Force Inglese. Oggi, di questo particolare modello, tra volanti e in mostra statica nei musei in giro per il mondo, non ne sopravvivono più di 10 esemplari nel mondo. Volanti ne esistono solo 2: uno in Inghilterra ed uno in Canada (per esattezza ne esiste un terzo In UK in grado di mettere in moto i suoi 4 Rolls Royce Merlin e rullare e, forse, se verranno trovati i fondi sufficienti, potrà tornare a volare). Parlando di “macchine” che sono più vecchie della stragrande maggioranza di chi ci legge, potete capire che vederle volare nei loro rispettivi paesi è già una cosa rara, ma che quello Canadese abbia affrontato un viaggio transatlantico per venire in Inghilterra e, per due mesi, effettuare tour nelle manifestazioni aeree assieme al suo “fratello” locale, rende il tutto unico.
Torniamo a Duxford!
L’organizzazione di questi air show, in Inghilterra, è sempre impeccabile e, nonostante gli 8 Km di fila di auto già presenti all’ingresso del Museo-Aereoporto, il nostro bus navetta, che raccoglie gli appassionati che hanno deciso di usare il treno, viaggia spedito sulla corsia preferenziale. Breve coda alla biglietteria e poi siamo dentro, in mezzo ad una folla molto ordinata che si muove tra gli hangar che accolgono l’impressionante collezione del museo. Tralascio di parlare di questa collezione che richiederebbe pagine e pagine tra commenti e resoconti, consiglio solo agli appassionati di non farsi mancare, almeno una volta nella vita, una lunga (almeno una giornata) visita.
Dicevamo della folla, a fine giornata gli organizzatori hanno stimato in oltre 40.000 le presenze, con una grossa partecipazione di stranieri. Questo la dice lunga sulla diversa percezione, visti i numeri delle nostre rare manifestazioni aeree, della storia aereonautica tra le genti italiche.
Cosa c’era da vedere?
Cominciando dalla flight line (i veivoli che avrebbero volato durante la giornata erano schierati lungo la bretella che porta in pista)
faceva bella mostra lo schieramento di 8 repliche di aerei della I° Guerra Mondiale (SE5, Fokker Dr1, Sopwith Triplane, Niuport, solo per citarne alcuni), e della II° Guerra mondiale (un “assortimento di Spitfire ed un Hurricane oltre che a Hellcat, Bearcat e Corsair; tutti questi non repliche ma originali oggetto di restauri maniacali). Passato in rassegna tutto questo ben di dio e trovatomi un buon posto a sedere, alle 14:30 è cominciato il programma di volo.
L’apertura è stata affidata a due jet Provost da addestramento. Per quanto datati, affidati a mani esperte, hanno dimostrato di saper ancora raccogliere gli applausi del pubblico. Subito dopo sono decollati gli aerei della I° Guerra mondiale che hanno dato vita a simulazioni di duelli aerei, portando il pubblico in un’epoca in cui i piloti erano dei veri temerari solo per la fragilità delle macchine che pilotavano.
Alle 15:30, puntuali sul programma di volo sono comparsi i due Avro Lancaster accompagnati da due Spitfire della Battle of Britain Memorial Flight, ed hanno iniziato i loro passaggi
Pubblico tutto in piedi e macchine fotografiche impazzite in quei minuti
Un ultimo sorvolo di saluto e poi verso la loro base di Coningsby.
Il programma è poi proseguito per altre 2 ore con passaggi del mitico B-17 Fortezza volante “Memphis Belle”
che, in memoria dei tanti aviatori caduti nei cieli della II° GM, ha effettuato alcuni passaggi simulando il volo di un bombardiere colpito a due motori
per poi passare ai passaggi di alcuni gruppi di “veterani dei cieli” sempre della II° GM
Una splendida giornata, piena di emozioni e di immagini da ricordare. E’ bello vedere tante famiglie e bambini piccoli a cui i padri spiegano le gesta dei loro nonni su quelle incredibili macchine volanti, solo per il gusto di tramandare una storia ed una identità, e ti viene da pensare a “casa tua” ed emerge un po’ di tristezza.
Dite che sono un po’ polemico? Può darsi!
Buona lettura
Patrizio Manzo – Club Modellistico Quattrogatti