State tranquilli: non sono passato al nemico, non sto parlando del carro attualmente in forza all’esercito inglese, ma del suo predecessore di oltre 60 anni fa, usato dai britannici alla fine della seconda guerra mondiale.
Che cosa possiamo dire… era un mezzo che, nelle intenzioni, era stato concepito come evoluzione del Cromwell che era sicuramente un veloce carro “cruiser”, ma era poco armato a paragone dei carri tedeschi che si trovò ad affrontare sul suolo europeo. Il Challenger, ancorchè dotato del formidabile cannone da 17 libbre, fu in realtà uno di quei fallimenti di cui sono ricche le cronache del Tank Board.
Ma andiamo con ordine e facciamoci del male un po’ alla volta….. Continue reading
All posts by Marcello Marchetti
Churchill 3 inch Gun Carrier MK. I
La Storia
La paura di un’invasione dell’isola da parte delle armate naziste spinse gli inglesi a cercare nel 1941 un blindato, di qualsiasi tipo esso fosse, adatto a fungere da supporto per un cannone anticarro di potenza adeguata a fermare i carri tedeschi. L’azzardato Raid di Dieppe avrebbe oltremodo evidenziato in un prossimo futuro quanto fossero antiquati i mezzi inglesi e quanto fosse limitato l’armamento di cui erano dotati all’ epoca!
La ricerca non era quindi volta verso qualche cosa di particolarmente sofisticato che avrebbe potuto richiedere tempi lunghi di progettazione, ma solo di un mezzo con cui far fronte ad una temuta situazione di emergenza.
La prima domanda a cui rispondere a quel punto fu : quale cannone adottare? Il pezzo da 6 libbre era ancora in fase di studio, quello da 17 era ancora lontano dall’essere concepito. L’idea fu quindi di adattare allo scopo il pur sempre valido pezzo anti-aereo da 3 inch (anche se risalente a quasi 30 anni prima) usato principalmente da esercito e marina e di cui era disponibile un buon quantitativo di esemplari, in quanto il pezzo stesso era in fase di progressiva sostituzione con il nuovo cannone da 3,7 inch. Continue reading
Marmon-Herrington Mk III
La Marmon-Herrington era un veicolo prodotto in Sud Africa, costruito utilizzando il telaio ed il motore di autocarro Ford VS/85. Aveva quattro ruote motrici, una autonomia di oltre 300 km. ed una velocità su strada di quasi 80 km./h.. Era dotato di una leggera blindatura (12,5 mm. frontale) e l’equipaggio era formato da 3 persone . L’armamento era costituito da un fucilone controcarro Boys, con una mitragliatrice Bren coassiale ed un’altra arma sul cielo della torretta per la difesa contraerea. Era equipaggiata con un buon apparato radio e ciò consentiva comunicazioni anche a lunga distanza fra veicoli dello stesso squadrone, permettendo quindi lo svolgimento di operazioni di perlustrazione anche su fronti molto ampi. Continue reading
Churchill A.V.R.E.
La Storia
Il CHURCHILL A.V.R.E. (Armoured Vehicle Royal Engineers) sfrutta la versatilità, lo scafo spazioso e la robustezza di questo carro armato inglese per adottare sulla torretta della versione MKIV un mortaio PETARD. Questo lanciava un proietto dal curioso soprannome di FLYING DUSTBIN (Pattumiera Volante – per la sua forma cilindrica) con una carica di demolizione da 40 libbre d’esplosivo ad una distanza di un’ottantina di metri. Continue reading
“Ready to go!” Cromwell MK IV
Ebbi qualche tempo fa la (poco) brillante idea di acquistare un volume della serie Wydawnictwo Militaria sul Cromwell sperando che, per quanto in Polacco, potesse avere almeno una parte del testo, oltre alle didascalie delle foto, tradotto in inglese. Mi sbagliavo purtroppo, e sono tornato alla strana sensazione di colui il quale sfoglia un libro ma guarda solo le figure perché sono l’unica cosa che riesce ad interpretare… Continue reading
British Cruiser Tank Comet A34
La Storia
Troviamo una prima breve sommaria storia di quello che doveva essere il successore del Cromwell, in un testo edito dalla Leyland Motors nel 1945. Il mezzo che doveva rivelarsi forse il migliore carro inglese del secondo conflitto mondiale fu afflitto, già dalla sua progettazione da una serie di problemi, causati da supponenza, negligenze e sottovalutazioni. Continue reading