Modello Tamiya 1/35
Il mk5 del 1975 monta un motore L60 Mark 8A da 750 hp, è armato con un cannone L11A5 da 120 mm a canna rigata.
Modello Tamiya 1/35
Il mk5 del 1975 monta un motore L60 Mark 8A da 750 hp, è armato con un cannone L11A5 da 120 mm a canna rigata.
Quella che avete appena visto è l’ immagine di una vera macchina enigma trovata in rete. Quello che segue invece la mia riproduzione modellistica. Perchè modellistica: perchè pur realizzandola con le misure e le caratteristiche per farne una macchina perfettamente funzionante come hobbista non ho certe attrezzature indispensabili per fare alcuni elementi e ho utilizzato “da modellista” i materiali che uso normalmente o che sono di facile reperibilità.
Come vedrete facilmente dalle foto ho usato di tutto dal plasticard all’ottone ,dall’alluminio all’acciaio.
A guardarla non sembra complicata ma la quantità di contatti ,fili ,molle ,tante molle ,la rende un gingillo da seguire con attenzione.
Della macchina si trovano oltre alle immagini anche e fortunatamente dei disegni tecnici che ho utilizzato per ridisegnare con il cad 3D l’intera macchina e poter variare le misure di alcuni elementi per adattarli ai materiali disponibili .
Una parte che mi ha creato confusione è il collegamento tra i contatti a lamelle e i plug in dove la quantità di fili è considerevole.
Ed infine il cuore vero e proprio di Enigma, i rotori. La costruzione in sè non presenta difficoltà ,ho realizzato un master e proseguito con stampe in resina per accelerare il lavoro .A richiedere attenzione è il cablaggio interno che collega entrata e uscita del segnale elettrico diverso come collegamento tra lettera e lettera ma anche tra i rotori.
La cosa più emozionante è unito il tutto premere il tasto e far accendere la lampadina. P.S. Non sempre al primo colpo!!! Avrei sempre intenzione di rimaneggiarla per una sostituzione di materiali e un cablaggio migliore ma se ripenso alla difficoltà nel metterla a punto mi passa la voglia. Per dirla in breve è bella ,è finita funziona……lasciamola così !
Per chi fosse interessato al funzionamento della macchina in internet si trova un bel simulatore che permette la programmazione completa per creare messaggi cifrati.
Quando un semplice modello stimola la creatività
Come modellista non avevo mai affrontato gli aerei e non mi attirava riprodurre il classico aereo seconda guerra mondiale . Girovagando in internet mi hanno entusiasmato gli aerei degli anni 30 con le loro livree sgargianti, e la fortuna mi ha arriso con questa scatola storica ormai introvabile grazie ad un amico . Quello che segue è un work in progress con varie tecniche modellistiche ,tutte le info che sono riuscito a trovare sul web e il supporto del club nella realizzazione.
Ho iniziato con il tagliare la cappottatura dell’abitacolo per migliorare tutto l’ interno.
La bellezza della scala 1/32 su modelli semplici dà la possibilità di inserire molti particolari
L’ inconveniente del tagliare la fusoliera mi costringe a rifare la cappotta del pilota e usare la termoformatura che non avevo mai provato.
Il lavoro di un certo impegno è il motore .
Infine la pittura . Inizialmente ho ritagliato le mascherature nel sistema classico che dopo un paio di tentativi ho abbandonato perchè poco preciso e ho fatto un grande acquisto. “ una taglierina laser” che mi ha risolto tutti i problemi.
Come prima esperienza posso dire che sono molto soddisfatto, spero di recuperare altri aerei dello stesso soggetto . A presto.
Wolksvagen Typ 166 Schwimmwagen
WP337 830 Squadron, HMS Eagle 1956
EVi
Cacciabombardiere imbarcato della Fleet Air Arm, costruito dal 1946, entrato in servizio nel 1953 e rimasto in linea fino al 1958
Montava un motore Armstrong Siddeley Python con doppia quadrielica controrotante.
Armamento: 4 cannoni 4 Hispano-Suiza HS.404 Mk.V nelle ali, bombe da 3 000 lb oppure 16 razzi oppure 1 siluro o mine navali